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al testo di Teresa Milioto
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visto da qui quel tetto avrebbe l'ombra perfetta a contenermi occhiate (di quelle che non ho mai mentito nemmeno quando bevo ogni mattina il tuo caffè amaro e il tuo profumo verde e la mia mano ghiaccia a indicare il cielo). a contenermi non basta un foglio bianco: chi mi ha donato il vento? - me lo dicevi - come un giuramento di un temporale come uno spirito divino svestito sull'altare, un pesce morto, un fiato d'erba, come un figlio cresciuto, un autunno ingannato dal sonno tra il rosso e il giallo cittadino. da qui avrebbe senso ogni senso. da qui rido ogni mattina dei miei gigli bianchi sulla testa alta. da qui china su quel tetto che ha la forma scompigliata e santa a cantare avemarie. da qui ti chiedo - riposiamola in un cassetto e baciamoci silenziando quel che vive dell'amore.
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